Intervista ad Alberto Langella: Imprenditore si nasce. E si diventa.

Intervista ad Alberto Langella, cofondatore e amministratore unico di Pentagroup.

Racconta come è riuscito a lanciare due reti in franchising. E perché un errore è stata la sua migliore palestra di impresa.

Ho iniziato come affiliato, ma volevo essere più libero e oggi sono un franchisor”.

Da franchisee a franchisor, Alberto Langella, 39 anni, di Salerno, l’attività di imprenditore se l’è costruita passo dopo passo, seguendo una vocazione che non aveva precedenti nella sua famiglia di origine. Poi a un certo punto ha accelerato, tanto. “Bisogna imparare a gestire anche la crescita di una azienda”, commenta il cofondatore e amministratore delegato di Pentagroup, a cui fanno capo le due reti in franchising La Yogurteria e Fry Chicken, rispettivamente cinquanta e due punti vendita affiliati.

Liceo scientifico, studi di giurisprudenza ma passione per il business, Alberto Langella arriva al franchising dopo un percorso di direzione commerciale in diverse aziende. “Mi sono affiliato a una nota rete di yogurterie quando questo settore della ristorazione era ancora agli albori, dopo qualche tempo però ho deciso di aprirne una mia. Avevo le mie idee su come si sarebbe potuto incrementare il fatturato, volevo introdurre nuove ricette e anche un angolo di proposte calde, ma la casa madre non mi dava la possibilità di concretizzare le mie ambizioni. Per questo ho scelto di intraprendere una nuova attività da solo”.

Imprenditore si nasce.
E si diventa.

Le intuizioni di Langella si rivelano corrette. “L’angolo caldo oggi rappresenta il 30 per cento del fatturato. Dopo qualche tempo di sperimentazione ho deciso di andare oltre il mio locale e di provare a crescere con il franchising, la leva che ritengo più corretta per chi ha un’idea imprenditoriale ma non ha ancora capitali importanti per aprire direttamente”.

Alberto Langella inizia così la sua seconda vita, questa volta da franchisor, e nel 2006, insieme ad altri quattro soci, fonda la Pentagroup. Nasce la rete La Yogurteria che parte con il piede giusto e comincia a crescere sempre più velocemente. Forse troppo. “Nel giro di quattro anni, dal 2010 al 2014, siamo passati da 200mila euro a 1 milione di fatturato – ricorda Langella -. Forti di questa nuova disponibilità finanziaria abbiamo deciso di investire in alcune aperture dirette, ma l’operazione non ha avuto il successo che speravamo. In sostanza, siamo stati male consigliati nella scelta di alcune location”.

E’ questo inciampo a rappresentare il punto di svolta verso l’azienda così come è oggi. “Quello è stato l’errore da cui ho imparato di più. Da quella esperienza siamo ripartiti con una consapevolezza importante: della propria impresa bisogna conoscere tutto. Nella mia io ho svolto tutti i ruoli, dalla scelta delle materie prime fino alla gestione del magazzino. Questo mi permette oggi di sapere esattamente dove siamo, qual è la nostra direzione e di riporre la massima fiducia nei miei collaboratori: non c’è bisogno del controllo, lavoriamo per obiettivi”.

“Chi fa impresa deve innovare per definizione e non avere paura del rischio”

I progetti per il 2019

Qualche anno dopo l’avvio de La Yogurteria, Pentagroup ha lanciato Fry Chicken, proposta di ristorazione veloce che punta ad offrire prodotti freschi, preparati al momento e italiani, dove protagonista è il pollo. “L’imprenditore deve innovare per definizione e non avere paura del rischio – aggiunge Langella, che guarda avanti. “Abbiamo in programma diverse aperture con entrambe le reti per il 2019, trenta con La Yogurteria e cinque per Fry Chicken”. Tante le candidature spontanee di aspiranti affiliati, ma la selezione deve essere fatta con cura. “Il franchisor mette il proprio brand nelle mani dei franchisee. Noi cerchiamo soprattutto aspiranti imprenditori che abbiano ottime capacità di relazioni con il pubblico. Da parte nostra – continua Langella – sappiamo che l’affiliato non deve mai avere la sensazione di essere lasciato solo, l’ho sperimentato sulla mia pelle. Noi abbiamo una persona dedicata solo ed esclusivamente al settore Ricerca e sviluppo e mettiamo in campo tutti gli strumenti possibili per agevolare l’attività dei franchisee, a partire dal supporto finanziario. L’ultimo accordo che abbiamo stipulato in questo senso è con Creaimpresa”.

Qual è la sua soddisfazione più grande? “I contratti stipulati con due imprenditori già affiliati a competitor che hanno scelto noi per aprire i loro nuovi punti vendita e, aggiungo, l’aver creato un team di professionisti molto affiatato e motivato”.

 

Fonte: Start Franchising – Elena Delfino

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